Autunno 2012 – Nell’ambito della XII Biennale dell’acquerello realizzata da Comune e dalla Pro-Loco di Albignasego il dott. Mauro Verteramo affronta il tema della creatività e come l’arte rappresenta ciò che è nascosto nel cuore, come narra un’antica leggenda Indù:
La Divinità nell’uomo
C’era un tempo in cui gli uomini erano simili agli Dei, ma abusarono talmente del proprio potere che Brahma, il Dio Supremo, decise di privarli della potenza divina nascondendola in un luogo a loro inaccessibile.
Consultò gli altri Dei per risolvere il problema e costoro proposero: ”Nasconderemo la divinità dell’uomo nelle profondità della terra”.
Brahma rispose: “Non è sufficiente, l’uomo scaverà e la troverà”.
Gli Dei dissero allora: ”Nasconderemo la divinità dell’uomo negli abissi oceanici”.
Brahma rispose ancora: “Non basta. L’uomo esplorerà le profondità dei mari e riuscirà a riportarla in superficie”.
Allora gli Dei: “La nasconderemo sulla montagna più alta, quasi al limite del cielo, dove l’uomo non potrà arrivare”.
Brahma rispose ancora: “Non basta. L’uomo scalerà le montagne più alte e se ne impadronirà”.
Allora gli dei conclusero: “Non sappiamo dove nascondere la divinità dell’uomo, non c’è posto sulla terra, nel mare o nel cielo che egli non possa raggiungere”.
Finalmente Brahma sentì di aver trovato la soluzione al problema e disse: “La nasconderemo profondamente dentro l’uomo stesso, abiterà proprio nel suo cuore: è l’unico posto in cui l’uomo non guarderà”.
Da allora l’uomo è andato su e giù per la terra, arrampicandosi, tuffandosi, esplorando e scavando, per cercare qualcosa che invece aveva sempre racchiusa in sè.
…forse, se gli Dei potessero avere una immagine comprensibile a noi umani potrebbero assumere quella che ci ricorda una relazione di pienezza, di unità con il tutto.
Questa pienezza, da noi spesso persa con il linguaggio quotidiano, trova nell’arte una sua possibilità di ricomposizione e rappresentazione, così che ogni dimensione creativa è un osare guardare ciò che sin dall’inizio abita, nascosto, nel cuore dell’uomo.