Il trauma. La ferita dell’anima.

Il trauma. La ferita dell’anima.

Incontri divulgativi a Mantova. Conoscere il pensiero di Carl Gustav Jung. 

Mauro Verteramo 19 ottobre 2018 ore 18,00 – “Il trauma. La ferita dell’anima” – 

Teatro delle Cappuccine – Piazza San Leonardo – Mantova

Info: Temenos Centro culturale Junghiano

Se c’è una luogo che veramente abitiamo questo è la relazione; siamo sempre degli “inter-soggetti”  e viviamo sempre tra noi e l’altro, tra passato e futuro, tra mente e corpo, tra coscienza e inconscio. E’ in questa soglia della nostra psiche che incontriamo lo straniero. Le religioni prima e le psicologie dopo sono nate cercando di dare una forma e un senso a questo estraneo, a come accoglierlo o fronteggiarlo. Che lo si chiami divinità, angelo, demone oppure pulsione, complesso, sub-personalità di certo sono nomi per l’Altro. Che arrivi da fuori o da dentro di noi poco importa; è un appuntamento che ci è dato in sorte dal destino per guardare ciò che intimamente ci riguarda. Se l’incontro è sostenibile, la psiche si rinforza nella sua capacità di accogliere; se non lo è, essa si può distruggere.

È qui che si crea il danno, il trauma psichico, la ferita dell’anima. Evento che ci vede impotenti e che crea nella nostra vita la traccia di una “morte parziale” che non ci lascia e con la quale sentiamo che la vita è nostra solo in parte. È infatti in questa lacerazione, apparentemente casuale, che il “trans-personale” si fa spazio e rivela; per comprendere il suo linguaggio e per ricucire lo squarcio iniziamo ricerche e percorsi esistenziali. Se diverrà una cicatrice o un ricamo dipenderà poi anche da noi. Non è esagerato dire quindi che le immagini psichiche e la loro funzione teleologica non si possono alla fine tanto comprendere se non si coglie la domanda spirituale che con quella ferita l’ignoto ci pone nell’anima.  

Luglio 2018 Mauro Verteramo 

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